L’Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare si è svolta nel centro sociale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, il 2 giugno scorso.
Bauladu è un comune dell’oristanese a ridosso della 131, in una posizione geografica abbastanza centrale e facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei presenti. Oltre a ciò Bauladu è stata scelta perché è una comunità vivace con una consulta giovanile molto attiva.
L’assemblea inizia puntuale alle 15e30 e dura circa 5 ore.
Il Moderatore rivolge un saluto un limba sarda crabarissa e introduce i punti all’ordine del giorno. Ad ogni iscritto saranno riservati 5 minuti. Prende poi la parola il Comitato Studentesco contro l’occupazione militare che spiega lo spirito e gli obiettivi della chiamata e fornisce come contributo iniziale alla discussione un breve riassunto del Tour in giro per la Sardegna.
I punti all’ordine del giorno di questa assemblea sono il frutto dei numerosi incontri svolti in giro per la Sardegna negli ultimi 2 mesi dai quali è emersa l’esigenza di discutere di:
1) Proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
2) Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
3)Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative nei prossimi mesi.
1)Proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
Al termine della discussione la maggior parte dei presenti propende per il 26 giugno.
2)Comunicazione interna:
sono state proposte una mailing list o newsletter per la comunicazione nel breve-medio termine. Inoltre si propone la creazione un google drive che funzioni come archivio online per inserire documenti, video, dossier ecc ecc ecc.
3)Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse.
GLI AMBITI CHE SONO STATI CITATI A IN CUI POTERSI CIMENTARE SONO:
DALLE SCUOLE ELEMENTARI A QUELLE SUPERIORI: Narrazione militarista, alternanza scuola lavoro, orientamento. COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ E APPARATO MILITARE: Technion e Distretto aerospaziale sardo.
OCCUPAZIONE MILITARE ED ECONOMIA: Il ricatto del lavoro, gli indennizzi, la situazione delle aree e dei paesi intorno alle basi, organizzazione di uno sciopero generale contro l’occupazione militare.
OCCUPAZIONE MILITARE E SALUTE: Registro dei tumori, dossieraggio sui morti e malati che hanno prestato servizio nei poligoni.
OCCUPAZIONE MILITARE E SCENARI INTERNAZIONALI: connessione con le lotte di autodeterminazione nel resto del mondo, esercitazioni in Sardegna e scenari geopolitici, guerre e migrazioni.
COMUNICAZIONE ESTERNA E PROPAGANDA. STORIA DEL MOVIMENTO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE: studiare e divulgare una storia dell’occupazione militare in Sardegna, capire chi siamo, dove abbiamo vinto e e dove abbiamo sbagliato per organizzarci in prospettiva.
4)Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi? Tra le proposte pratiche vi sono una CAMPAGNA MURARIA ESTIVA, un CAMPEGGIO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA e un TOUR NELLE SCUOLE
Queste sono le proposte che hanno contraddistinto l’incontro di Bauladu. Ottima l’intraprendenza dei partecipanti e la mole di interventi, che hanno creato un clima di collaborazione, armonico, fondamentale per incominciare quel lavoro coordinato e continuativo utile per includere in questo percorso tutti i territori, paesi, collettivi, comunità e individui.