Dopo l’assemblea generale di Bauladu in cui sono sorti diversi gruppi di studio e azione divisi per ambiti d’interesse i cui partecipanti abitano in lungo e in largo la Sardegna. Il campeggio è il momento in cui ci si può incontrare di nuovo e grazie al workshop scambiarsi informazioni, mettere a critica i dati e dotare il movimento di una cassetta di attrezzi utile per un autunno di lotta.
Di seguito lo spunto di Matteo (biologicu@gmail.com) al quale potete scrivere se avete proposte o info utili per incominciare il workshop durante il campeggio
Lavoro, economia, ambiente e salute: le ricadute sociali dell’occupazione militare in Sardegna
In base a tutti i discorsi emersi in questi anni di lavoro e in questi mesi di riunione e di mobilitazione, cerco di riassumere quelli che potrebbero essere gli argomenti da approfondire e condividere nel tavolo di lavoro del campeggio e quelli che potrebbero essere i discorsi in prospettiva da condividere in Plenaria.
Propongo di suddividere il lavoro del nostro gruppo in due step successivi: un lavoro preliminare per organizzare la discussione nel tavolo al campeggio e un lavoro successivo per garantire che il lavoro del tavolo durante i due giorni dia i frutti sperati.
Per fare ciò dobbiamo prepararci sia come metodo (la gestione vera e propria del tavolo) sia nel merito, ovvero gli argomenti da discutere.
Avremo a disposizione 2 giorni (il giovedì e il venerdì) per un totale di 6/8 ore di lavoro.
Sarebbe opportuno che il gruppo di cui facciamo parte si veda almeno una volta (anche con una punta skype, date le distanze) o con uno stretto giro di email per chiarirci:
a) che obiettivi deve darsi il tavolo (la realizzazione di un dossier, di una presentazione power point, il sommario di una futura pubblicazione…)
b) come organizzare la sessione di lavoro (seminari frontali in cui uno si prepara una discussione su un argomento specifico – tipo focus-, oppure brain storming e successiva selezione degli argomenti, oppure ancora traccia da sottoporre ai partecipanti, oppure… non saprei ???)
c) cosa proporre in Plenaria (l’Assemblea conclusiva che si terrà sabato 10 settembre) sia in termini di contributo alla prossima campagna di mobilitazione autunno-inverno 2016/primavera 2017, sia a lungo termine.
Vi anticipo gli argomenti che mi piacerebbe che il nostro tavolo discutesse e sviluppasse
- L’inganno del RICATTO OCCUPAZIONALE e la contraddizione principale (capitale/lavoro): i pochissimi €uro distribuiti sottoforma di salari raffrontati con gli enormi profitti dell’industria bellica.
BASI MILITARI 416 posti di lavoro tra i civili che lavorano nelle basi militari in tutta la Sardegna (fonte irs), a fronte di 50mila €uro l’ora per l’affitto della base militare di Quirra (fonte gettiamo le basi) alle industrie private.
RWM numero impiegati, fatturato
ESERCITO calcolare quanti sardi impiega l’esercito italiano (ammesso e non concesso sia un dato rilevante).
DISOCCUPAZIONE sarda/ disoccupazione nei paesi limitrofi alle basi (ammesso ne venga fuori un ragionamento comprensibile)
DEMOGRAFIA tendenza della crescita di abitanti/spopolamento nei paesi limitrofi alle basi)
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L’economia di ASSISTENZA derivante dagli INDENNIZZI (che porta come conseguenza dei sostenitori dell’occupazione militare nella società sarda, nello specifico tra i paesi beneficiari degli indennizzi) da contrapporre al calcolo del MANCATO SVILUPPO dei territori interessati dall’insediamento militare. Sulla falsa riga dello studio che Irs ha affidato alle agenzie di rating per calcolare il danno economico all’arcipelago de La Maddalena prodotto dalla presenza militare, da estendere a tutta la Sardegna. Coinvolgendo magari gli istituti e gli studenti di economia. Stimolare la realizzazione di Tesi di Laurea su questo e su altri argomenti specifici, recuperare tutte le tesi che abbiano argomenti specifici legati all’occupazione militare.
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Il disastro Economico derivante dai danni Ambientali (alcuni irrimediabili, per cui Incommensurabili!) e alla salute. BATTAGLIA per l’istituzione di un Registro Tumori della RAS e attivazione di studi epidemiologici specifici.
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Le BONIFICHE
a) a quanto ammontano
b) chi le deve pagare
c) le possibili ricadute un termini di know how e occupazionali
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un sogno: l’INDIPENDENZA
immaginiamo cosa fare di queste superfici se fossimo Noi a DECIDERE
In mancanza di una imminente rivoluzione immaginiamo pure cosa succederebbe qualora la RAS decidesse di impedire le esercitazioni militari e di acquisire a poco a poco ettari di territorio sottratti alle Basi. Cosa fare di quei territori, come convertirli nel caso fossero ancora “loro” a comandare. Quale soluzione di RICONVERSIONE proporre.
ECONOMIA E MEZZI DI COMUNICAZIONE di quale strumento si deve dotare un movimento contro l’occupazione militare della Sardegna per contrapporsi ai mezzi di comunicazione del regime?
Ma forse questo è un argomento di cui si deve occupare il Gruppo Comunicazione!
Un’altra riflessione da fare trasversale da condividere in plenaria col Gruppo Comunicazionee con tutti:
nel caso di una chiamata e/o di una mobilitazione, per portare in piazza 10mila persone occorre mobilitare 26persone e mezzo per ciascuno dei 377 comuni sardi. Considerando che dai centri più grossi riusciamo a mobilitare un numero maggiore di persone, la cifra potrebbe scendere. Considerato che ciascuno di Noi ha più di un contatto in più di una decina di bidde, occorrerebbe fare un calcolo, che dite? Dato che il nostro è il Gruppo Economia..